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NISIDA

Venite tutti a Nisida, è un’isola e nessuno lo sa! Così canta Edoardo Bennato in una canzone  dedicata all’isola che non c’è

 

Geografia

La più piccola delle tre isole delll’arcipelago flegreo è Nisida; geograficamente si trova di fronte alla collina di Posillipo, in località Coroglio e appartiene al comune di Napoli. In realtà oggi non si può più definire “isola” in senso stretto perché dal 1936 è collegata alla terraferma da un lungo pontile. Anche quest’isola ha un’origine vulcanica, la sua eruzione risale a oltre 6 mila anni fa, rientrando essa in quello che dai vulcanologi viene definito Terzo Periodo Flegreo.

Storia

Chiamata dagli antichi Nesís (dal greco, isola) e Nesida (dal greco, piccola isola), ritroviamo questa piccola isola citata in molti passaggi letterari, antichi e moderni

Nell’ Odissea ad esempio è identificata col luogo della tradizione omerica noto come l’ isoletta delle capre, dove trovò riparo Ulisse poco lontano dal paese dei Ciclopi; infatti Nisida era “di foreste ombreggiata e abitata da un’infinita nazione di capre silvestri

In epoca classica poi vi costruì una villa Lucio Licinio Lucullo, divenuta famosa per le feste e le cene che vi si celebravano. Anche Marco Giunio Bruto aveva qui la sua villa e sull’isola, insieme a Cassio, ordirono la congiura contro Cesare.

In epoca moderna invece, nel XV secolo la regina di Napoli Giovanna II d’Angiò ebbe qui una villa che ben presto venne trasformata in un castello per contrastare la flotta del pretendente al trono di Napoli Luigi II d’Angiò. In quegli anni, venne edificata anche la torre di guardia costiera dell’isola; il castello di Nisida divenne in seguito uno dei capisaldi della difesa napoletana.

Nel periodo fascista, il bagno penale venne trasformato in Riformatorio Giudiziario Agricolo e poi in casa di rieducazione

 

Legende, misteri e cinematografia su Nisida

Quest’isola è stata una musa ispiratrice non solo per Virgilio ma per tutti gli artisti che l’hanno vista e anche per la gente del luogo

Per Edoardo Bennato è l’ isola che non c’è… forse perché è una isola e non-isola, oppure perché come sul’isola delle favole anche qui ci sono i ragazzi del carcere minorile che cercano di adattarsi alla realtà che li circonda, ma a fatica

Il carcere minorile ha ispirato una interessante produzione cinematografica, non sono con la recente serie TV Mare Fuori ma ancora prima con Scugnizzi, il film di Nanni Loy del 1989

Il film narra le vicende di alcuni dei giovani detenuti del riformatorio di Nisida a Napoli, impegnati a realizzare un musical teatrale sotto la guida di un attore; attraverso le singole storie dei ragazzi, il film porge allo spettatore un acuto punto di vista sulle difficili tematiche della camorra e del disagio giovanile nel capoluogo campano, il musical che realizzano racconta la loro disperazione e la voglia di riscatto da una vita degradata. Il carcere costituisce per alcuni dei ragazzi la protezione da un futuro votato alla malavita, o da ritorsioni della camorra.