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BAIA (Frazione di Bacoli)

Nullus in orbe sinus Bais praelucet amoenis
Nessun altro luogo al mondo è più splendente del Golfo di Baia
(Orazio, I° sec. a.C.)

Baia, incastonata tra le bellezze di Bacoli, è molto più di una frazione: è un tesoro di storia dove l’aristocrazia romana e gli imperatori trovavano rifugio, immergendosi in un connubio di mare e otium. Qui sorgevano sontuose ville e complessi termali, di cui le maestose sale monumentali, ancora chiamate impropriamente “Tempio”, narrano storie di lusso e raffinatezza.

Le innovazioni architettoniche di Baia, come le famose suspensurae ideate da Sergio Orata per riscaldare le terme, hanno plasmato l’evoluzione dell’architettura, influenzando perfino opere iconiche come il Pantheon a Roma. Le rovine dell’antica Baia, oggi accessibili nel complesso archeologico di Baia, raccontano un’epoca di splendore.

Tuttavia, parte di questa antica gloria giace sommersa dal mare a causa del bradisismo. Il Golfo di Baia è stato recentemente designato come area marina protetta, dando vita al Parco Sommerso di Baia, una testimonianza sommersa della grandezza di Baia.

Le rovine subacquee rivelano monumenti straordinari, come il Ninfeo di Punta Epitaffio, il cui restauro, con le sculture marmoree recuperate, è esposto nel Museo Archeologico dei Campi Flegrei, situato nel suggestivo Castello Aragonese di Baia. Baia continua a emergere, non solo come un sito archeologico, ma come un’icona della magnificenza romana immersa nella bellezza di Bacoli.