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LE CENTO CAMERELLE

Le Cento Camerelle erano denominate in passato le Carceri di Nerone per via dell’architettura intricata delle costruzioni, che si presentano come stretti cunicoli scavati nel tufo, che si inseguono e si intrecciano in un lungo sentiero, quasi fossero parte di un diabolico labirinto.

In realtà costituiscono un articolato impianto idrico appartenente alla villa di età repubblicana di Ortensio Ortalo, sicuramente tra le più sontuose di Baia. Attualmente le Cento Camerelle sono visitabili al piano inferiore; si tratta di cunicoli comunicanti scavati nel tufo e non ancora del tutto esplorati con copertura piana e spiovente, che terminano oggi a strapiombo sul mare. Rivestiti da uno spesso strato di cocciopesto, materiale isolante e protettivo, si ipotizza la loro funzione a cisterna.

Le Cento Camerelle furono tappa obbligata ai tempi del Grand Tour, come dimostrano non solo le tante raffigurazioni del monumento ma anche i nomi dei visitatori scritti a carboncino, fra le quali si legge la firma del 1737 di Allan Ramsay, ritrattista ufficiale della famiglia reale di Edimburgo.