Si tratta di un’Oasi gestita dal WWF, costituita nel 1987 e da allora considerata una delle Riserve Naturali Statali più importanti in Italia; si estende su una superfice di 247 ettari ed è posta all’interno di un cratere vulcanico.
Ha una forma a caldera ellittica, con l'asse maggiore di circa 2 km disposto secondo la direzione est-ovest e l'asse minore di circa 1,6 km. L'interno è occupato da una vasta depressione la cui parte centrale presenta alcuni rilievi: il Colle dell'Imperatrice (82 m.), Colle della Rotondella (73,8 m.) e I Pagliaroni (54 m.). La quota massima è di 255 m., mentre la minima di 9 m. si registra in corrispondenza del Lago Grande.
Elementi di grande interesse sono la flora e la fauna.
Il fondo del cratere e le pendici interne dello stesso presentano il singolare ed interessante fenomeno della "inversione vegetazionale" di un attecchimento cioè invertito rispetto all'altitudine, delle specie botaniche, cosicchè l'umidità presente sul fondo ha favorito il naturale insediamento di specie di tipo submontano quali il castagno, la rovere, la farnia, l'olmo, il carpino, la robinia, alle quali si sono venute aggiungendo per l'intervento dell'uomo in tempi recenti, esemplari a rapido accrescimento quali il pioppo canadese e la quercia rossa: le pendici e la parte superiore del cratere sono ricoperte invece di tipica macchia mediterranea sempreverde tra cui lecci ed erica
La conservazione di particolari specie selvatiche protette ed in pericolo di estinzione, costituisce la finalità essenziale del Centro Recupero Fauna Selvatica, unitamente a quella didattica e scientifica. Si tratta di animali, specialmente rapaci, nella maggior parte rinvenuti feriti che vengono nel corso dell'anno consegnati al centro, che provvede alla loro cura, riabilitazione e, nei casi di completo recupero, alla loro liberazione.